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    Introduzione
    Nel 2025 molti imprenditori si trovano davanti a un bivio: assegnare gli immobili ai soci o rivalutarli all’interno della società. Due strumenti, due logiche, ma un unico obiettivo: razionalizzare il patrimonio e alleggerire la pressione fiscale.

    Lo Studio Capaccio accompagna le imprese nella valutazione di queste opzioni, con un approccio che combina analisi tecnica, convenienza economica e impatto gestionale a medio termine.

    1. L’ASSEGNAZIONE AGEVOLATA

    Cos’è:
    L’assegnazione agevolata consente alla società di trasferire ai soci beni immobili o beni mobili registrati pagando un’imposta sostitutiva ridotta sulle plusvalenze (in genere il 8% o il 10,5% a seconda della natura del bene e del soggetto).

    Vantaggi:

    • abbattimento dell’imposizione sulla plusvalenza;
    • uscita definitiva del bene dal patrimonio societario;
    • possibile risparmio anche sulle imposte indirette (registro, ipocatastali ridotte).

    Attenzione:

    • l’operazione richiede delibera assembleare e perizia di stima aggiornata;
    • i beni assegnati non devono essere strumentali all’attività;
    • la società deve essere in regola con gli adempimenti fiscali e contabili.
    1. LA RIVALUTAZIONE DEI BENI D’IMPRESA

    Cos’è:
    La rivalutazione permette di aggiornare i valori contabili dei beni, con riconoscimento fiscale del maggior valore mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva (solitamente tra il 10% e il 16%).

    Vantaggi:

    • rafforzamento patrimoniale;
    • maggior ammortamento futuro;
    • possibile impatto positivo nei rapporti con il sistema bancario.

    Attenzione:

    • il bene resta in capo alla società;
    • non si genera liquidità immediata;
    • il beneficio è graduale, distribuito nel tempo.
    1. IL CONFRONTO TRA LE DUE STRADE

    Aspetto

    Assegnazione agevolata

    Rivalutazione

    Effetto sul patrimonio

    Esce il bene dalla società

    Il bene resta, ma con valore aggiornato

    Tassazione

    Imposta sostitutiva ridotta (8–10,5%)

    Imposta sostitutiva 10–16%

    Liquidità

    Nessuna, salvo conguaglio ai soci

    Nessuna

    Benefici futuri

    Nessuno (bene fuori dalla sfera aziendale)

    Ammortamenti su valore maggiore

    Complessità operativa

    Media

    Media-bassa

    1. CASO PRATICO

    Un’impresa di produzione con immobile storico acquistato nel 2005 valuta se assegnarlo ai soci o rivalutarlo.
    Valore contabile: € 500.000 – Valore di mercato: € 900.000.

    • Assegnazione agevolata: imposta sostitutiva 8% su 400.000 = € 32.000 → bene fuori dalla società.
    • Rivalutazione: imposta sostitutiva 12% su 400.000 = € 48.000 → bene rivalutato ma resta nel patrimonio aziendale.

    La scelta dipenderà da due fattori chiave: strategia di lungo periodo e obiettivi patrimoniali dei soci.

    1. BOX FISCALE 2025 (Sintesi operativa)

    Tipologia

    Aliquota sostitutiva

    Scadenza prevista

    Note operative

    Assegnazione agevolata

    8% o 10,5%

    30 settembre 2025

    Perizia obbligatoria, verbale assemblea

    Rivalutazione beni d’impresa

    10% – 16%

    31 dicembre 2025

    Riconoscimento fiscale tramite imposta sostitutiva

    Conclusione
    In entrambi i casi, non si tratta solo di numeri.
    È una scelta di governance patrimoniale che incide sull’identità dell’impresa e sulla serenità dei soci.

    Per informazioni, assistenza e consulenza personalizzata contattaci a Trezzo sull’Adda (Milano), vicino ad Expert e Colombo Impianti.

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