INTRODUZIONE
C’è un proverbio che tutti conosciamo: “meglio un uovo oggi che una gallina domani”.
Il tema nasce proprio dall’incentivo basato sulla rinuncia ai contributi del lavoratore.
Con l’incentivo a rinunciare ai contributi del lavoratore, però, succede l’opposto:
ti danno una gallina oggi — il 9,19% circa in più in busta paga, esentasse — e domani ti ritrovi un uovo. Piccolo. E pure in ritardo.
Il grafico che scende nell’immagine rappresenta esattamente cosa succede al montante contributivo secondo la Circolare INPS n. 102/2025.
1. IL CONTESTO NORMATIVO
– Legge 213/2023 → Quota 103: nasce la misura
– Legge 207/2024 → estensione a chi matura la pensione anticipata entro il 31/12/2025
– Decreto correttivo Irpef/Ires → l’esenzione fiscale vale anche per i dipendenti pubblici
Sulla carta: più netto, nessun peso per l’azienda. Nella pratica previdenziale: qualcosa si spezza.
2. COSA SUCCEDE IN BUSTA PAGA
– il lavoratore rinuncia ai propri contributi
– il datore continua a versare la sua quota
– la parte del lavoratore arriva in busta, esentasse
– nessun costo aggiuntivo per l’impresa
È la classica “gallina oggi”: soldi veri, subito.
3. COSA SUCCEDE ALLA PENSIONE
La Circolare INPS 102/2025 chiarisce che:
– la pensione retributiva (ante ’96) non cambia
– la pensione contributiva invece crolla, perché:
• il montante cresce solo con l’aliquota del datore
• la quota del lavoratore sparisce
• le settimane accreditate sono meno
• il supplemento si allontana
4. IL PUNTO DOLENTE: DUE ANNI CHE NON SONO DUE ANNI!
Vuoi il supplemento?
– dopo 2 anni (privati)
– dopo 5 anni (pubblici/ex-INPDAP)
Peccato che l’INPS non conti gli anni di calendario: conta le settimane realmente accreditate.
5. CASO PRATICO
Un lavoratore resta in servizio 3 anni pensando di migliorare l’assegno.
Risultato:
– accumula poche settimane
– i tre anni valgono molto meno
– il supplemento non matura
– la pensione contributiva è più bassa
6. VISTA AZIENDALE
Per l’azienda:
– nessun costo aggiuntivo
– mantenimento dei profili senior
– stabilità dei processi
Per il lavoratore:
– più netto in busta, subito
– montante contributivo più basso
– supplemento ritardato
– pensione contributiva ridotta
COSA DICE IL CONSULENTE, ANZI LA CONSULENTE
La scelta può essere utile in casi specifici, ma comporta effetti permanenti sulla pensione.
Il netto di oggi non deve oscurare il montante di domani: serve una valutazione personalizzata, basata sulle settimane utili e sugli obiettivi previdenziali.
Le decisioni previdenziali non si improvvisano: si pianificano.
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