Il 2025 segna la piena entrata in vigore del Regolamento (UE) 2023/1114, meglio noto come MiCAR – Markets in Crypto-Assets Regulation.
Con l’attuazione del D.Lgs. 129/2024, anche l’Italia ha completato l’allineamento normativo.
Il risultato? Un quadro più chiaro, e trasparente come nella foto di Meg su Unsplash, per operatori, piattaforme e investitori, ma anche nuovi obblighi che richiedono consapevolezza e… un buon consulente.
Chi deve adeguarsi
Le nuove regole interessano in particolare:
- gli exchange e i wallet provider già iscritti all’OAM come VASPs (Virtual Asset Service Providers);
- i soggetti che offrono al pubblico criptoattività o ne gestiscono l’emissione;
- e, indirettamente, tutti gli investitori retail, che potranno contare su informazioni più trasparenti e un maggior livello di tutela.
Dal 2025, infatti, chi intende continuare a operare dovrà ottenere un’autorizzazione come CASP (Crypto Asset Service Provider), dimostrando di rispettare requisiti organizzativi, prudenziali e di governance.
Cosa cambia per chi possiede cripto
Per chi detiene criptoattività come investimento personale, il MiCAR introduce novità indirette ma significative:
- Maggiore tutela dei propri asset digitali, perché gli operatori (exchange e wallet provider) dovranno custodire i fondi separati dal proprio patrimonio. In caso di difficoltà dell’operatore, le cripto del cliente restano al sicuro.
- Più trasparenza nelle informazioni, con obbligo per gli emittenti di pubblicare white paper chiari e verificabili.
- Tracciabilità delle operazioni, che rende più semplice — e più necessario — mantenere la documentazione utile ai fini fiscali.
Il MiCAR non cambia le regole fiscali italiane, ma rende più visibile ciò che prima era sommerso: ogni spostamento di asset, ogni plusvalenza o minusvalenza deve poter essere ricostruita.
Ed è qui che entra in gioco la consulenza fiscale: capire quando, quanto e dove dichiarare.
E per chi già opera in Italia
Gli operatori italiani iscritti all’OAM hanno tempo fino al 31 dicembre 2025 per completare l’adeguamento e ottenere l’autorizzazione come CASP.
Nel frattempo, possono continuare a operare in regime transitorio, purché aggiornino procedure antiriciclaggio e politiche di custodia.
Conclusione consulenziale
Per chi investe in cripto, il MiCAR rappresenta una svolta di maturità: meno improvvisazione, più regole, e finalmente un terreno di gioco chiaro.
Ma chiarezza normativa non significa semplicità operativa.
Il contribuente resta responsabile di:
- dichiarare correttamente le cripto nel quadro RW;
- calcolare eventuali plusvalenze nel quadro T del modello Redditi 2025;
- conservare report e documenti che attestino i movimenti.
Ecco perché serve una regia professionale: per trasformare un groviglio di wallet ed exchange