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    Puntata 6 – I costi variabili quando produci beni

     

    “Più vendi, più spendi.”
    Ma non per colpa delle tasse, stavolta.
    È perché stai producendo qualcosa.

    Quando realizzi prodotti finiti – che siano biscotti, serramenti o minuteria meccanica – ogni pezzo si porta dietro una piccola quota di costi:
    📦 materie prime,
    🪚 componenti,
    🧲 minuteria,
    ✉️ imballaggi,
    🏷️ etichette.

    In una parola: costi variabili.

    Cosa sono? Sono tutti quei costi che esistono solo se produci.
    Se il forno è spento, la farina non costa nulla.
    Se il tornio è fermo, la lamiera resta in magazzino.
    Se non c’è vendita, la scatola resta intonsa.

    Ma attenzione: non sono da demonizzare. Anzi.
    🎯 Servono a generare ricavi.
    📊 Impattano sul margine di contribuzione.
    📈 Spostano il punto di pareggio.

    Il vero rischio?
    Pensare che “più vendo, meglio è”, senza sapere quanto ti costa ogni pezzo.
    Puoi superare il punto di pareggio… e scoprire tardi che stavi perdendo lo stesso, perché stavi spingendo il prodotto sbagliato.

    Il margine di contribuzione non è identico per ogni articolo.
    E quando vendi tanti prodotti, è fondamentale sapere quali ti conviene spingere e quali no.

    Cosa puoi fare?
    🧮 Ricostruisci l’elenco dei costi variabili per ogni articolo.
    📉 Confrontali con i prezzi di vendita.
    📌 Se hai dubbi, chiedi a un commercialista che conosca la differenza tra burro e margarina. Anche su Excel.

    Per informazioni, assistenza e consulenza personalizzata contattaci a Trezzo sull’Adda (Milano), vicino ad Expert e Colombo Impianti.

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