Risparmio gestito, amministrato o dichiaratIn attesa che l’Agenzia Entrate pubblichi la versione definitiva della circolare “Trattamento fiscale delle cripto-attività. Articolo 1, commi da 126 a 147, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 (legge di bilancio 2023)”, attualmente in consultazione pubblica, in attesa della valutazione di contributi trasmessi con eventuale recepimento nella versione definitiva della circolare, vediamo cosa prevede la disciplina fiscale, applicabile a decorrere dal 1° gennaio 2023, per la tassazione di tutte le tipologie di reddito derivanti dal possesso di cripto-attività (articolo 67 lettera c-sexies del Tuir 917/1986)
Articolo 67 TUIR 917
- Sono redditi diversi se non costituiscono redditi di capitale ovvero se non sono conseguiti nell’esercizio di arti e professioni o di imprese commerciali o da società in nome collettivo e in accomandita semplice, né in relazione alla qualità di lavoratore dipendente:
… omissis …
c-sexies) le plusvalenze e gli altri proventi realizzati mediante rimborso o cessione a titolo oneroso, permuta o detenzione di cripto-attività, comunque denominate, non inferiori complessivamente a 2.000 euro nel periodo d’imposta. Ai fini della presente lettera, per “cripto-attività” si intende una rappresentazione digitale di valore o di diritti che possono essere trasferiti e memorizzati elettronicamente, utilizzando la tecnologia di registro distribuito o una tecnologia analoga. Non costituisce una fattispecie fiscalmente rilevante la permuta tra cripto-attività aventi eguali caratteristiche e funzioni;
Ma cosa significa reddito diverso, in termini di tassazione?
Le plusvalenze realizzate e gli altri proventi percepiti per effetto di operazioni aventi ad oggetto dette cripto-attività, sono imponibili, in capo
● alle persone fisiche (purché il reddito non sia conseguito nell’esercizio di attività d’impresa, arti o professioni o in qualità di lavoratore dipendente),
● agli enti non commerciali (se l’operazione da cui deriva il reddito non è effettuata nell’esercizio di impresa commerciale),
● alle società semplici ed equiparate ai sensi dell’articolo 5 del Tuir,
● ai soggetti non residenti senza stabile organizzazione nel territorio dello Stato,
quando il reddito si considera prodotto nel medesimo territorio ai sensi dell’articolo 23 del Tuir, come redditi diversi e assoggettati a tassazione, con la medesima aliquota applicabile alle attività finanziarie , cioè il 26%?
Ma cosa significa reddito diverso, in termini di dichiarazione?
Tali redditi dovranno essere dichiarati nel modello 730 nel quadro D, oppure nel modello redditi quadro RL. E’ probabile che in occasione della campagna dichiarativi redditi 2024 per 2023 verranno creati degli appositi codici.