25.09.2015 - Trattamento fiscale indennità di fine rapporto

L'agenzia è il contratto con il quale l'agente assume stabilmente l'incarico di promuovere, per conto del preponente e verso retribuzione, la conclusione di contratti in una zona determinata. L'agente viene retribuito dal preponente con una provvigione cioè una percentuale sul prezzo delle merci vendute o dei servizi forniti dallo stesso preponente.

Al momento della cessazione del rapporto di agenzia, il preponente, a certe condizioni, deve corrispondere all'agente un'indennità legata al volume delle provvigioni.

Con la risoluzione del contratto di agenzia, all'agente competono una o più indennità: indennità di risoluzione rapporto, indennità suppletiva di clientela, indennità per patto di non concorrenza, indennità sostitutiva di preavviso.

Tali indennità andranno sottoposte ad imposizione diretta, con modalità differenti a seconda se l'attività è condotta da un imprenditore individuale o da una società.

Tali indennità sono regolate dagli articoli 17, comma 1 lettera d) e 53 comma 2 lettera e) del TUIR 917/1986.

Le indennità di cui sopra sono assimilate a reddito di impresa. Quindi il preponente dovrà:

• assoggettare il compenso a ritenuta di acconto del 20%, così come previsto dall'articolo. 25, comma 2 del DPR 600/1973
• versare tale ritenuta il 16 del mese successivo utilizzano il modello F24 e indicando 1040 quale codice di attività.

L'agente dovrà indicarle nella dichiarazione dei redditi scegliendo se

• sottoporle a tassazione separata
• sottoporle a tassazione ordinaria

Il consulente di fiducia saprà indicare qual è la soluzione migliore.

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