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10.10.2014 - Società di comodo, società non operativa o società in perdita sistematica?
Secondo l'articolo 2247 del codice civile “con il contratto di società di società due o più persone conferiscono beni o servizi per l'esercizio in comune di un'attività economica allo scopo di dividerne gli utili “.
Che cos'è un'attività economica?
Un'attività è economica se consente di coprire con i ricavi i costi sostenuti per realizzarla. In genere l'attività imprenditoriale ha scopo di lucro. Ma possiamo considerarla tale se astrattamente idonea a coprire i costi di produzione o a riprodurre il capitale investito al termine del ciclo produttivo. Quindi anche l'attività imprenditoriale in perdita è considerata economica.
La visione civilistica differisce da quella fiscale.
Negli ultimi anni si sono succedute legge e circolari che hanno delineato tre tipologie di società che, a parere dell'Agenzia delle Entrate, questo carattere di economicità non lo presentano.
Con risvolti fiscali differenti. Vediamoli.
Società di comodo
La società “di comodo” è effettivamente caratterizzata dalla mancanza di esercizio di un'attività economica produttiva. Anzi da un uso improprio della forma societaria che si realizza nella intestazione di beni che in realtà nascondo i veri proprietari che, in qualità di soci, possono ottenere vantaggi fiscali.
Società non operative
Ma sono considerate non operative, anche le società che, pur esercitando un'attività economica, non raggiungono un determinato ricavo. (ai sensi dell’art. 30 della legge n. 724 del 1994, nonché, ai sensi dell’art. 2 commi 36-decies e 36-undecies, del decreto-legge n. 138 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 148 del 2011, per la determinazione del reddito minimo dei soggetti)
Come si calcola questo ricavo?
Moltiplicando per una certa percentuale di redditività i valori dei beni e delle immobilizzazioni, su un valore medio risultante dall'esercizio e dai due precedenti.
Per esempio
VERIFICA CONDIZIONE DI SOCIETA' NON OPERATIVA
UNICO SOCIETA' DI CAPITALE
TIPOLOGIE DI BENI
VALORI MEDI NEL TRIENNIO
MEDIA
%
RICAVI PRESUNTI
RS117
Titoli e crediti
euro 22.000
2%
euro 440
RS118
Immobili e altri beni
euro 12.712
6%
euro 763
RS119
Immobili A10
euro 60.000
5%
euro 3.000
RS120
Immobili abitativi
euro 52.000
4%
euro 2.080
RS121
Altre immobilizzazioni
euro 25.000
15%
euro 3.750
RS122
Beni piccoli comuni
euro 5.500
1%
euro 55
Ricavi presunti
euro 10.088
Quindi la società che presenta un ricavo superiore ad euro 10.088 appartiene al gruppo delle società virtuose, le altre, fuori dal club, vedranno i propri oneri fiscali crescere pesantemente.
Società in perdita sistematica
Ma superare il test di operatività non è sufficiente. Le società che presentano, dichiarazioni in perdita fiscale per tre periodi d’imposta consecutivi, oppure sono per due periodi d’imposta in perdita fiscale ed in uno hanno dichiarato un reddito inferiore all’ammontare derivante dal test di operatività, sono considerate non operative a decorrere dal successivo quarto periodo d’imposta. (L’art. 2, commi 36-decies e 36-undecies del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito dalla legge 14 settembre 2011, n. 148)
L'Agenzia delle Entrate, nella Circolare 23/E/2012, afferma che con questa nuova norma “le c.d. società di comodo di cui all’articolo 30 della legge 23 dicembre 1994, n. 724, si possono idealmente ripartire in due categorie: le “società non operative”, ossia le società che non superano il test di operatività previsto dal comma 1 del citato articolo 30, e le “società in perdita sistematica” che, come meglio precisato in seguito, presentano tre periodi d’imposta in perdita ai sensi del citato comma 36 decies dell’articolo 2 (il c.d. periodo di osservazione).”
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