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Nell'intervento di analisi del contratto di agenzia abbiamo visto che l'agente assume stabilmente l'incarico di promuovere per conto del preponente la conclusione di contratti in una determinata zona. Vediamo ora quali sono i requisiti professionali e morali per aprire concretamente l'attività. Ci aiuta un video della Camera di Commercio
PRIMO PASSO
Come sempre stabilire come si vuole operare: imprenditore individuale, impresa familiare, società?
SECONDO PASSO
Presentazione di una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività)indicando l'indirizzo di posta elettronica certificata
TERZO PASSO
Individuazione del regime fiscale più idoneo. Se si pensa di non fatturare più di 30.000 euro, e si è scelta l'impresa individuale, è consigliabile il regime minimi con il quale si versa un'imposta fissa sul reddito (ricavi – costi) pari al 5%, con adempimenti fiscali e dichiarativi molto ridotti. Se si pensa di superare tale limite è bene consigliarsi con un professionista di fiducia, affinché elabori una previsione del carico fiscale.
REQUISITI
Maggiore età,
Cittadinanza italiana,
Residenza o domicilio nella circoscrizione della Camera di Commercio per i cittadini comunitari ed extracomunitari,
Non essere interdetti, inabilitati o falliti,
Non essere stati condannati per reati contro la Pubblica Amministrazione, per truffa e furto,
Possedere un diploma di scuola media superiore ad indirizzo commerciale,
oppure aver frequentato un corso preparatorio all'esame di idoneità presso la Regione di competenza,
oppure aver superato l'esame per l'accertamento dei requisiti professionali,
oppure aver maturato un'esperienza professionale alle dipendenze di un'impresa che abbia esercitato attività di commercio.
GESTIONE PREVIDENZIALE ED ASSISTENZIALE
Attenzione! Non deve essere sottovalutato il peso dei contributi previdenziali. Infatti per questo tipo di attività è obbligatoria l'iscrizione Inps alla gestione artigiani e commercianti. Per il dettaglio dei contributi vedi il seguente link contributi Inps anno 2014. E’ importante tenere presente che l’INPS, per i commercianti, prevede il versamento di un contributo fisso annuale (da versare in rate trimestrali) considerando un reddito minimo di € 15.357,00. Significa che anche se il reddito è inferiore a questo limite il contributo Inps è comunque dovuto.
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