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21.11.2013 - Certificazione, il boom dei senza albo già 123 mila sono stati accreditati e altri 60 mila sono il bacino potenziale
Ispettore (auditor), saldatore, tecnico certificatore energetico, counselor, interprete, chinesiologo, naturopata. Sono alcuni dei nuovi mestieri rilanciati dalla legge 4 del 2013: quella che prevede la possibilità di una certificazione per le professioni senza albo. A poco meno di un anno dall’introduzione del provvedimento, varato con l’intenzione di rafforzare le categorie professionali “di fatto”, è possibile abbozzare un primo bilancio dell’operazione grazie ai dati forniti da Accredia, l'ente unico nazionale di accreditamento che opera sotto la vigilanza del Ministero dello sviluppo economico. «Per noi la certificazione non è una novità, la nuova legge semplicemente la formalizza. A settembre 2013 sono stati complessivamente certificati oltre 123 mila professionisti: noi gestiamo tale procedura da una quindicina di anni accreditando gli organismi certificatori, che oggi sono 26», dice Federico Grazioli, presidente di Accredia. L’ente è ottimista e vede un mercato in espansione, con un bacino potenziale di oltre 60 mila nuovi professionisti nell’immediato: 30.000 chinesiologi, 7.000 patrocinatori, 2.000 comunicatori, 4.000 osteopati, 7.000 naturopati, 5.000 fotografi. La legge 4, va precisato, non impone nulla. «Per il professionista che scelga la certificazione, al netto di eventuali iscrizioni ad associazioni di categoria, i costi sono largamente inferiori ai mille euro annui», spiega Grazioli. «Tale certificazione vale a livello internazionale, perché Accredia è un ente che appartiene a una rete mondiale. Quindi i professionisti italiani possono ottenere una certificazione riconosciuta anche all’estero, per operare su mercati più vasti».