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27.09.2013 - Valutazione di azienda

VALUTAZIONE DI AZIENDA

Un imprenditore può sempre decidere di cedere la propria azienda (insieme di risorse utilizzate per l’esercizio di un’impresa) in cambio di un prezzo. Nelle imprese individuali cambia il soggetto giuridico (all’imprenditore Rossi, si sostituisce l’imprenditore Bianchi). Nelle società di capitali, invece, il soggetto giuridico non cambia, anche con il trasferimento dell’azienda.

Ma quale valore attribuire alla propria azienda? Si sa che l’atto di trasferimento verrà redatto dal notaio che ne curerà anche il deposito presso il Registro delle Imprese, ma molti non sanno che nella determinazione del valore dell’azienda è fondamentale l’apporto del dottore commercialista, questo sia in riferimento all'adeguatezza del valore, sia in riferimento ad una adeguatezza dei valori fiscali. Può essere effettuata dal professionista che ha assistito l’impresa durante gli anni di attività, ma anche da un commercialista terzo. O da entrambi.

I procedimenti che si possono seguire sono basati su criteri patrimoniali e reddituali. Servono per ottenere una base su cui iniziare le trattative. Le parti poi, in base alle proprie esigenze, capacità contrattuali stabiliranno il prezzo di cessione vero e proprio.

Per arrivare alla valutazione dell’azienda si utilizzano i seguenti elementi

  • Valore corrente del patrimonio aziendale
  • Capacità di reddito dell’azienda
  • Tasso di attualizzazione o rendimento

VALORE CORRENTE DEL PATRIMONIO

Gli elementi del patrimonio (per esempio la cassa, i crediti, il magazzino, i beni strumentali, gli immobili) si classificano in base alla loro possibile utilizzazione futura, valutandoli al prezzo che l'acquirente dovrebbe pagare per acquistarli. Il professionista valuterà, con l'aiuto dell'imprenditore venditore, i valori di bilancio per trasformarli in valore corrente.

LA CAPACITA' DI REDDITO DELL'AZIENDA

La base di partenza è data dai redditi ottenuti negli anni precedenti, depurati da elementi straordinari (per esempio costi e ricavi non riguardanti attività caratteristica come una perdita straordinaria dovuta al fallimento di un cliente). Spesso si usa il reddito medio degli ultime tre anni.

IL TASSO DI ATTUALIZZAZIONE

Una volta ottenuto il reddito medio è importante determinare il tasso di rendimento di questo reddito.

Il tasso di rendimento è la sintesi:

  • del rendimento alternativo per investimenti ritenuti non rischiosi, per esempio il rendimento dei titoli di Stato;
  • del rendimento per investimenti di rischiosità pari a quelli insiti della gestione dell'impresa

A questo punto è possibile determinare la componente reddituale della valutazione di azienda che unitamente al valore corrente del patrimonio netto aziendale, porterà alla valutazione media dell'azienda, che, come si diveva in premessa sarà alla base delle trattative.

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