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Quante volte avete pensato di vendere prodotti o servizi tramite internet? Spesso spaventati più dagli adempimenti amministrativi, burocratici e formali che dall'attività in sé. Ma nonostante questo avete preso la decisione di aprire la partita iva. E di rivolgervi ad un professionista qualificato.
Bisogna evidenziare che esistono due tipi di commercio elettronico:
indiretto, consiste in operazioni di vendita assimilabili alle “vendite per corrispondenza”. Una volta venivano utilizzati i cataloghi cartacei. Attualmente i cataloghi sono elettronici,il venditore che aspira ad allargare il proprio business si propone al mercato attraverso la rete Internet
diretto, consiste nel prelevamento diretto dal sito del venditore (download). Basta pensare all’acquisto di un libro presso Amazon.
E’ importante definire quale di questi tipi di commercio volete intraprendere. Le implicazioni fiscali sono differenti. Nel primo caso state realizzando una cessione di beni. Nel secondo, così come previsto dalla risoluzione n. 274/E del 3 luglio siete di fronte ad una cessione di “beni virtuali” che il Fisco assimila alla prestazione di servizi.
Il presente lavoro si concentra sull'attività di commercio elettronico indiretto.
Quali sono i passi da compiere?
Scegliere la forma imprenditoriale più idonea.,
Imprenditore individuale? Società? Di persone? Di capitale? Impresa familiare? L'impresa individuale è l'abito giusto per piccole attività. La società se c'è più di un aspirante imprenditore. La società potrà essere di persone o di capitale, a seconda delle dimensioni del business e della fiducia fra i soci. Un colloquio con un professionista vi aiuterà a chiarire qual è la soluzione più idonea.
Formalizzare la nascita della Vostra impresa presso il Registro delle imprese.
Se scegliete la società sarà lo stesso notaio ad iscrivervi. Se l'impresa è individuale dovrete dotarvi del software e della firma elettronica e provvedere personalmente oppure affidare l'incarico ad un professionista di fiducia.
Ma attenzione: risulterete inattivi. Il passo successivo infatti è la
Presentazione delle SCIA (segnalazione certificata di inizio attività). Da inviare al SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) in via telematica.
Potrete farlo personalmente dotandovi del software e della smart card oppure affidare l'incarico ad un commercialista.
Adempimenti fiscali e previdenziali
Chi esercita il commercio indiretto può certificare le vendite tramite ricevuta fiscale o scontrino. Chi invece esercita commercio diretto dovrà necessariamente emettere fattura.
Nella valutazione dei costi di gestione non è da trascurare l'aspetto previdenziale. Attualmente (settembre 2012), per un reddito inferiore ad euro 14.930 il venditore professionale deve corrispondere all'Inps, ogni tre mesi, la somma di euro 800,25. E questo anche in presenza di un risultato negativo.
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