Ancora una volta la Rai vi ha chiesto il pagamento dell’abbonamento alla televisione. Le avete provate tutte: il silenzio, la raccomandata. Ma almeno due volte all’anno, puntuale come l’influenza vi arriva una nuova richiesta. Non sapete più come dire che nella vostra vita con internet, cellulare, amici, video non c’è spazio per la televisione. Che quando siete andati ad abitare da soli non ve la siete proprio voluta comprare, ma non escludete un acquisto del genere per quando andrete in pensione. E che molti dei vostri amici la pensano proprio come voi. Altri vi dicono che anche il possesso di un telefonino, l’impianto di ricezione del condominio, il possesso di un lettore MP3 con ricezione radio FM integrata vi obbliga al pagamento del canone. Che fare?
Può essere d’aiuto la risposta fornita al Direttore dell’Agenzia delle Entrate dal Ministero dello Sviluppo Economico e Dipartimento per le Comunicazioni (prot. N. 12291 del 22-02-2012). La comunicazione mette in evidenza che, secondo l’art. 1 del RDL n. 246/1938 “Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento, giusta le norme di cui al presente decreto. La presenza di un impianto aereo atto alla captazione o trasmissione di onde elettriche o di un dispositivo idoneo a sostituire l’impianto aereo, ovvero di linee interne per il funzionamento di apparecchi radioelettrici, fa presumere la detenzione di un apparecchi radioricevente”.
Ma quali sono gli apparecchi cui fa riferimento la norma del 1938?
Da allora la tecnologia ha subito un’evoluzione.
La norma si riferisce al servizio di radiodiffusione. Quindi non include altre forme di distribuzione del segnale audio/video, cioè non comprende Web Radio, Web Tv, IPTV, basate su portanti fisici diversi da quelli radio.
Ma come è composto un ricevitore di segnali audio/video radiodiffusi?
Questi quattro componenti possono trovarsi riuniti in un’unica apparecchiatura (ad esempio il televisore) oppure individualmente disponibili sul mercato (esempio decoder su chiavetta USB, monitor televisivo, monitor video di un computer, casse acustiche). Ciascuno di questi tre componenti non è sufficiente a costituire un radioricevitore completo.
A cosa serve il sintonizzatore?
In ogni sistema di ricezione radio è necessario, un sintonizzatore, perché è il componente in grado di prelevare il segnale di antenna.
Quindi ogni sistema di radioricezione può essere associato al suo sintonizzatore
Quindi che differenza c’è fra apparecchi atti a ricevere e quelli adattabili alla ricezione?
Un apparecchio è atto a ricevere le radioaudizioni se e solo se include all’origine gli stadi di un radioricevitore completo: sintonizzatore radio (che operi nelle bande destinate al servizio di Radiodiffusione), decodificatore e dei trasduttori audio/video per i servizi radiotelevisivi, solo audio per i servizi radiofonici”.
Un apparecchio si intende “adattabile” a ricevere le radioaudizioni se e solo se include almeno uno stadio sintonizzatore radio (che deve operare nelle bande destinate al servizio di radiodiffusione), ma è privo del decodificatore o dei trasduttori audio/video, o di entrambi i dispositivi, che collegati esternamente al detto apparecchio realizzerebbero con esso un radioricevitore completo”.
Quindi un apparecchio privo di sintonizzatori radio operanti nelle bande destinate al servizio di radiodiffusione non è ritenuto né atto, né adattabile alla ricezione delle radio audizioni.
Il Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per le Comunicazioni, a tutela delle Istituzioni e degli utenti finali conclude la comunicazione fornendo una distinzione fra apparecchiature atte, adattabili alla ricezione e apparecchiature né atte, né adattabili alla ricezione:
Atte alla ricezione | Adattabili alla ricezione | Né atte né adattabili |
---|---|---|
Ricevitori tv fissi, ricevitori tv portatili, ricevitori tv per mezzi mobili, ricevitori radio fissi, ricevitori radio per mezzi mobili, terminale d’utente per telefonia mobile dotato di ricevitore radio/TV (esempio cellulare DVB-H), riproduttore multimediale dotato di ricevitore radio/TV (per esempio, lettore mp3 con radio FM integrata) | Videoregistratore dotato di sintonizzatore TV, chiavetta USB dotata di sintonizzatore radio TV, scheda per computer dotata di sintonizzatore radio/TV, decoder per la TV digitale terrestre, ricevitore radio/TV satellitare, riproduttore multimediale, dotato di ricevitore radio/TV, senza trasduttori (per esempio Media Center dotato di sintonizzatore radio/TV) | Pc senza sintonizzatore TV, monitor per computer, casse acustiche, videocitofoni. |
APPARECCHI RADIO
L’apparecchio radio in ambito familiare non comporta il pagamento del canone. Abolito nel 1997 con legge n. 449.
Per cui alla prossima richiesta da parte di Rai tenete sottomano la
comunicazione prot. n. 12991 del 22-02-2012
Approfondimenti su www.abbonamenti.rai.it
Fonte: http://www.sviluppoeconomico.gov.it
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