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In questi giorni molti operatori economici stanno ricevendo dalle piattaforme digitali la richiesta di alcuni dati in ossequio alla DAC7. E’ uno degli aspetti derivanti dallo sviluppo della digital e gig economy.
CHE COSA E’ LA CIG ECONOMY?
La gig economy è una nuova forma di organizzazione economica basata sul lavoro a progetto, on-demand, freelance e occasionale, che a differenza di una prestazione continuativa, garantisce per i lavoratori più flessibilità e la possibilità di conciliazione con impegni diversi. Nella gig economy domanda e offerta di lavoro si incontrano tramite piattaforme digitali. Il nome deriva dallo slang inglese utilizzato in campo musicale che indica gli ingaggi, a termine, di musicisti.( a single engagement, as by jazz or rock musicians ( cfr https://www.wordreference.com).
L’ECONOMIA DIGITALE?
l'economia digitale comprende tutte le attività economiche che sulle tecnologie digitali si sono sviluppate e che ad esse fanno riferimento. La sempre maggiore interconnessione con l'economia tradizionale, la velocità con cui si sviluppano le nuove tecnologie, rendono difficoltose, definizioni più precise. . Tra le varie forme che può assumere l'economia digitale si ricorda l'e-commerce, una forma di commercio e vendita di beni o servizi che si effettua attraverso Internet, con piattaforme IT di diverso genere e struttura.
CHE COSA SONO DAC e DAC7?
All’interno dell’Ocse opera il comitato per l’aiuto allo sviluppo, noto con l’acronimo inglese “Dac” (development assistance committee). Fanno parte di questo comitato 30 membri tra cui l’Italia e l’Unione europea. Il comitato dei paesi Dac ha lo scopo di indirizzare al meglio le politiche di cooperazione allo sviluppo, individuando i principi comuni e definendo le linee guida, gli standard degli interventi da realizzare, e gli obiettivi da raggiungere.
E dal DAC è nata la DAC7 che impone lo scambio automatico di informazioni a carico dei Gestori di piattaforma (con alcuni casi di esclusione ed esonero) che devono comunicare le informazioni connesse
allo svolgimento delle attività di locazione di beni immobili,
alle prestazione di servizi personali, vendita di beni e noleggio di qualsiasi mezzo di trasporto al fine di percepire un corrispettivo,
in relazione a Venditori residenti in Italia o in un altro Stato membro dell’Unione europea o che forniscono servizi di locazione di beni immobili situati in Italia o in un altro Stato membro.
I Gestori di piattaforma sono tenuti a comunicare le previste informazioni entro il 31 gennaio dell’anno successivo all’anno civile in cui il Venditore è identificato come Venditore Oggetto di Comunicazione e lo scambio automatico deve avvenire entro i due mesi successivi alla fine del periodo al quale si riferiscono le informazioni.
Per maggiori informazioni
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