Il Parlamento, con l’approvazione della legge di bilancio, fornisce qualche elemento di certezza per la tassazione delle cripto attività.

Attesissima sia dagli investitori, sia dai loro consulenti la disciplina fiscale relativa alle cripto attività è stata tracciata. Il nuovo anno, con la legge di bilancio, ai commi 126 e seguenti ha delineato un nuovo cripto percorso.

L’elemento di novità è l’aggiunta nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi, di un ulteriore reddito diverso e precisamente “le plusvalenze e gli altri proventi realizzati mediante rimborso o cessione a titolo oneroso, permuta o detenzione di cripto-attivita’, comunque denominate, non inferiori complessivamente a 2.000 euro nel periodo d’imposta. Ai fini della presente lettera, per “cripto-attivita’” si intende una rappresentazione digitale di valore o di diritti che possono essere trasferiti e memorizzati elettronicamente, utilizzando la tecnologia di registro distribuito o una tecnologia analoga. Non costituisce una fattispecie fiscalmente rilevante la permuta tra cripto-attività aventi uguali caratteristiche e funzioni ». (nuovo articolo 67, comma 1, il punto c – sexies).

Quindi per l’anno 2023, sarà importante sapere qual è il valore delle cripto attività detenute al 1 gennaio e quali e quanti movimenti sono stati effettuati nel corso dell’anno per determinare se nel periodo di imposta sia stato superato l’importo di euro 2.000 richiamato nel TUIR.