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15.03.2014 - Redditometro: le spese Istat

Il Garante della privacy ha ritenuto che la ricostruzione sintetica del reddito è conforme al Codice se basata su “dati relativi alle spese certe, alle spese per elementi certi e al fitto figurativo che, nonostante sia un dato presunto, si presta ad essere facilmente verificato anche in sede di contraddittorio con il contribuente”.

Quindi l'Agenzia delle Entrate ha riconosciuto che esistono delle criticità in relazione all’uso delle spese medie ISTAT per ricostruire voci di spesa non ancorate all’esistenza di beni o servizi.

Pertanto, le spese per beni e servizi di uso corrente, il cui contenuto induttivo è determinato con esclusivo riferimento alla media ISTAT della tipologia di nucleo familiare ed area geografica di appartenenza (ovvero: alimentari e bevande, abbigliamento e calzature, riscaldamento centralizzato, medicinali e visite mediche, tram, autobus, taxi ed altri trasporti, acquisto per apparecchi per telefonia, spese per telefono, libri scolastici, tasse scolastiche, rette e simili, giochi, giocattoli, radiotelevisione, hi fi, computer etc, animali domestici, barbiere, parrucchiere ed istituti di bellezza, prodotti per la cura della persona, argenteria, gioielleria, bigiotteria e orologi, borse, valige, ed altri effetti personali, onorari di liberi professionisti, alberghi pensioni e viaggi organizzati, pasti e consumazioni fuori casa), non concorreranno né alla selezione dei contribuenti, né formeranno oggetto del contraddittorio.

Attenzione però, secondo l'Agenzia delle Entrate le medie ISTAT sono utilizzabili per il calcolo delle spese quando siano legate ad elementi certi, quali il possesso e le caratteristiche di immobili e di mobili registrati.

In altre parole le spese per la manutenzione ordinaria degli immobili e per acqua e condominio (parametrate ai metri quadrati effettivi delle abitazioni) e le spese relative all’utilizzo degli autoveicoli (compresi moto, caravan, ecc…, parametrate ai KW effettivi), proprio perché legate ad immobili o mobili registrati, se individuate puntualmente dall’ufficio, saranno oggetto di contraddittorio e potranno concorrere alla ricostruzione sintetica del reddito.

Mentre le spese per elettrodomestici ed arredi e altri beni e servizi per la casa, seppure ancorate al possesso di uno o più immobili, non sono determinate in base alle caratteristiche degli stessi.

Pertanto, alla luce del parere del Garante, L'Agenzia delle Entrate ha ritenute che tali spese saranno utilizzate nella ricostruzione sintetica del reddito solo in presenza di importi corrisposti per spese effettivamente risultanti dai dati disponibili in anagrafe tributaria.

Nel rinviare a quanto illustrato nel par. 2.3 della circolare n. 24/E, l'Agenzia delle Entrate conferma che, se il contribuente fornisce chiarimenti esaustivi in ordine alle “spese certe”, alle “spese per elementi certi”, agli investimenti ed alla quota di risparmio dell’anno, l’attività di controllo basata sulla ricostruzione sintetica del reddito si esaurisce nella prima fase del contraddittorio.

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